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Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band La storia dietro alla copertina del disco dei Beatles.

L'album dei Beatles è ancora oggi uno dei dischi più celebrati, anche e soprattutto per l'impatto visivo della sua copertina.
Che l’ottava fatica della band di Liverpool sia considerata una svolta decisiva nel suo modo di fare musica, è cosa ormai appurata.

Del resto, il concept alla base del progetto è alquanto innovativo. I quattro erano stan- chi di presentarsi al pubblico come eterni ragazzi dalla faccia pulita, sbarbati e lisci con le loro pettinature moptop, proponendo sempre le stesse sonorità.

La cover, come le tracce dell'album, rappresenta un’assoluta novità grafica, in piena sin- tonia con quello che è il contenuto musicale: colori brillanti e contrastanti, moltitudine di personaggi, abiti sgargianti, il tutto fa da sipario alla incredibile varietà e ordi- nata confusione dei brani. Solo guardandola, si ha la sensazione di stare per varcare un confine, poco prima di entrare in un mondo nuovo e sconosciuto, ma inebriante.

Bozzetto della copertina di John Lennon!
Le uniformi dei Fab Four: si tratta di uniformi militari, ma coloratissime e, soprattutto, indossate da chi professava un messaggio pacifista globale.
Robert Fraser (art director) e Peter Blake, materiali realizzatori della cover (la prima, ricordiamolo, in cui vengono inseriti anche i testi dei brani), chiesero ai quattro di ef- fettuare una selezione dei personaggi da inserire; il risultato: un condensato di creati- vità composto da 73 personaggi storici e 16 oggetti totalmente eterogenei disposti su più livelli.
John pare abbia scelto due individui in stridente contrasto fra loro: Adolf Hitler e Gesù Cristo. Per quanto riguarda quest’ultimo, ricorderete la celeberrima e provocatoria di- chiarazione che John aveva rilasciato al London Evening Standard il 4 marzo 1966 (“Siamo più popolari di Gesù, adesso”) che creò non pochi problemi alla band, soprattutto negli Stati Uniti. Per queste ragioni, si preferì non inserire l’immagine di Gesù Per quanto riguarda Hitler invece, la sua effigie inizialmente doveva essere presente. Tut- tavia, all’ultimo momento, venne materialmente messa da parte, come è possibile vedere in queste foto di backstage dal set fotografico.
E non mancano i riferimenti (più o meno velati) alla presunta morte di Paul McCartney ri- salente all’anno precedente, Ce ne sarebbero più di uno: il primo lo potremmo rilevare utilizzando uno specchio e con- centrandoci sulla scritta “Lonely Hearts” della grancassa in primo piano. Salta fuori una iscrizione che dovrebbe leggersi così: “1ONE IX HE DIE”, vale a dire “Lui muore il 9 no- vembre”. Proprio la data in cui avrebbe trovato la morte Paul a seguito di un incidente con la sua Aston Martin.